Il progetto consiste nel ricreare simbolicamente la storia racchiusa all’interno di questo dipinto, mancante di una sua parte.

Infatti è stato sostituito il riquadro grigio con la rafigurazione di un luogo particolare della Palestina: la striscia di Gaza. Con questo vogliamo rappresentare metaforicamente sia la condizione di guerra in cui si trovava Bergamo al momento del furto del quadro, sia la drammatica situazione della Palestina odierna, territorio probabilmente rappresentato nella parte trafugata dell’opera.

In particolare l’immagine sottolinea la divisione netta che caratterizza questi territori:

il confitto tra Palestina ed Israele per l’appropriazione di alcune zone ha infatti messo in forte opposizione due popoli, dilaniandone le risorse e facendo un gran numero

di vittime.

Attraverso un’animazione abbiamo riprodotto il furto del quadro: l’immagine pian piano si arrotola e scompare dal quadro, accompagnata dal suono di carta stropicciata.

Ciò vuole simbolicamente rappresentare il momento vero e proprio del furto: infatti alcune testimonianze affermano che fu un soldato francese che, affascinato dal paesaggio rappresentato da Lotto, decise di rubarlo e portarlo con sè.

Sotto l’immagine che si arrotola per poi scomparire, comparirà la comune scritta che appare in caso di mancata connessione al server durante una ricerca immagini (error 404: page not found).

La parte originale del quadro infatti non venne mai più rinvenuta, anche se i tentativi di ritrovamento furono molti.

Gruppo 12: Eleonora Garini, Amira Rachdi, Leonardo Rossi, Matteo Volonterio