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Dark Coin

on  December 18, 2016
in  Progetti
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“Dark Coin” nasce dall’idea di informare riguardo al mercato nero dell’arte rubata prendendo spunto dalle sorti della porzione mancante del dipinto di Lorenzo Lotto “Matrimonio mistico di S. Caterina”, probabilmente sottratta da un soldato francese nel 1528. Volendo indagare la tematica ancora attuale del furto di opere d’arte abbiamo ricercato informazioni riguardo alle diverse modalità di compravendita che oggi sfruttano anche mezzi informatici; complice di questo mercato è la parte più nascosta del web a cui si accede senza che le proprie generalità siano facilmente rintracciabili: il “deep web”.

Il nome “Dark Coin” deriva dalla criptomoneta virtuale del deep web, il bit coin, complice delle trattative segrete riguardanti i furti d’arte e dalla denominazione che il deep web assume nel caso di attività illegali: dark net. 

Associazioni mafiose e terroristiche sfruttano i ricavati della vendita di opere d’arte depredate per autofinanziare il loro operato illecito.

L’inserimento del grey noise crea una metafora che ben si abbina al dipinto. La schermata di disturbo che appare su un televisore con l’assenza di segnale corrisponde alla mancanza della porzione di tela e all’illeggibilità complessiva  del discorso di Lotto.

Abbiamo realizzato l’audio con tono distaccato come fosse un reportage. L’intento è stato quello di portare alla luce una problematica sociale finora nascosta dai media di maggiore influenza sfruttando un episodio storico che ha privato il mondo di un pezzo importante della storia dell’arte. 

gruppo 10: Irene Curti, Giulia Maffioletti, Jan Tononi, Guastamacchia Veronica